5d13a4ecbc07479e893b537d62d3d3bd La penna in tasca: Danza di foglie morte

giovedì 2 aprile 2020

Danza di foglie morte

Lontano una spiaggia deserta
in cui l’aria accarezza i secchi
rami venuti dal mondo, si svuota.

Piegato.
Con le spalle al mondo
I piedi scalzi
E la testa rasa,
La vedo.

Farsi sempre più limine
rinchiudersi dentro un fulmine
Senza tornare.

È tempo.
Il mio ritorno sanguina
come una danza di foglie morte
su una terra da anni
perduta.

All’ombra di due aranci
che avanzano nel tempo
rigogliosi come eroi
di altri tempi,
si sotterrano empi
ricordi:
La fuggevole aria
di una giovane idea.
Il tormento dei petali.

Sulla strada verso casa
mi piego al deserto,
al solo albero nascosto
nel cuore.

Mi aggrappo ad un cieco,
sperando che in ultima istanza
sia la sabbia portata dal vento
a guidare il cammino.

Nell’amara luminosità dei tetti
Nel tetro rilassarsi del vulcano
divento, rumorosamente, padre
E accolgo me, prodigo all’imbrunire.