5d13a4ecbc07479e893b537d62d3d3bd La penna in tasca: 2010

venerdì 1 ottobre 2010

Ombre

Tempo, ci muovi come rane affamate
alla mercé di uno stagno in periferia,
bimbe che ballano lungo la via
pregano pioggia per esser dannate.

E fuggono motociclette in collina,
a sfiorare seni, a chiudere occhi neri,
foglie di menta resteranno i pensieri
densi, fino a bruciare nella mattina.

Siamo la neve che piangerà la morte?
Cresce il perdono tra i santi di cemento,
piccolo taglio sull'orlo del lamento,
la carne vagabonda sfida la sorte.

Alcuni lasciano le mani bagnarsi,
fin dentro la notte staranno ad amarsi.

venerdì 17 settembre 2010

Ieri, di sera

La ragazza cinese che dorme di fronte
ha comprato una torta.
Son venuti alcuni studenti vestiti di bianco,
avranno portato un regalo.

Io all'improvviso ho voluto soltanto pulire,
poi l'ho invitata a ballare.

Poco alla volta il salotto si è spento
in una luce soffusa.

Preferirei fosse oggi.

mercoledì 15 settembre 2010

Lontano

Disordine nella mia stanza ed anche
sui tetti sparsi di questa provincia,
disordine di stelle in cielo e in testa
che cercano animatamente stanche
l'impavido rumore di un'arancia.

Albeggia.

È fragile il cercarti in un povero
bosco lontano di salvia e cemento.
Mentre il bicchiere è illuminato
dal vino e l'uva invecchia, spolvero
il sangue del tempo in un solo momento.